venerdì 27 luglio 2012

Primordi

Tanto si è scritto di prime volte, che pure a me è venuta voglia di raccontare.

La prima volta che ho conosciuto il mare non la ricordo, avevo un mese e dieci giorni. Madre decise che ero sufficientemente maturo e mare fu.
La prima volta che ho respirato acqua di mare avevo 3 anni. Qualcuno per mio divertimento mi scagliò dove non toccavo.
La prima volta in una piscina comunale avevo 4 anni. Padre decise che la respirazione bocca a bocca non era modo per tornare a fare castelli di sabbia.

Quell'anno ebbi svariate prime volte. La prima rana, il primo dorso, la prima farfalla, la prima cuffia, la prima congiuntive (poi ebbi anche i primi occhialini).
E così fu per i successivi 9 anni, tra corsie, cloro, docce e focaccine prosciutto e formaggio dopo il corso (che sapore indimenticabile, plastica e carbone, ancora mi viene l'acquolina).

La prima volta che mi sono immerso con bombole avevo 19 anni. E c'era Cristiano (e Federico). Cristiano c'è quasi sempre. La prima volta che ho visto Cristiano avevo 14 anni, era settembre, ed ero appena tornato dal mare.

La prima volta che ho attraversato un lago a nuoto è stato a 28 anni. 3.5 chilometri tra Stresa e Leggiuno, un'ora e 15 minuti di acqua negli occhi. Perché mai utilizzare per la PRIMA volta un paio di occhialini il giorno della prima traversata.

Tutto ciò per cosa?
Prima di tutto per spiegare che acqua è casa. Per me è amniotica. L'assenza di peso, le correnti, le differenze di temperatura e di pressione. Ma anche l'odore delle docce, il rimbombo delle voci, il sapore della cuffia.
E poi per dire che ritorno alle origini. Per un po', per sempre, non lo so. Per intanto sono tornato a nuotare, non a correre, per la prima volta da qualche anno.

Come è ovvio, come facciamo noi Piovono Runners (acqua, acqua anche nella corsa), il gesto non è fine a se stesso. Sia mai che ci godiamo qualcosa per quello che è.
il 17 agosto c'è una traversata sul Lago di Garda. Attraversiamo un lago per ricordare qualcuno che ha già compiuto per intero la sua traversata. Nuotiamo per ricordare Pippa. Sarà la prima volta non clandestina.

Manco a dire che se non avete nulla da fare, una nuotatina aiuta a rinfrescare lo spirito e a rinfrancare il corpo.

Seguiranno noiose descrizioni degli allenamenti

Carlo


p.s.: a nuotare si diventa così

Jenna Randall, nuoto sincronizzato