mercoledì 25 gennaio 2012

E mò che fo?

E adesso che si fa? Una domanda legittima, che mi posi dopo quello che successe domenica 15 gennaio 2012. 15 gennaio 2012, giorno della Missione RED NOSE.

(nella foto: 500 persone strette strette. 50 per la Questura)
Come sempre accade con le Missioni dei Podisti da Marte, tutto comincia ad accadere giorni prima. Tutto pianificato, tutto programmato. Professionisti seri.

Arriva un'email il cui contenuto si può sintetizzare in questo modo:
"Dobbiamo vestirci tutti di rosso, metteremo un naso da pagliaccio e gireremo per la città in cinque gruppi seguiti da pagliacci per realizzare flashmob e raccogliere almeno 2.000 euro per Theodora. Chi c'è?"

A chi non conosce i Marziani l'invito può suonare strano. 2.000 euro sono una cifra mica da ridere. E perché, qualcuno potrebbe pensare, la corsa è uno scherzo? Finire una gara 10km dopo aver subito un'operazione importante è un gioco? Arrivare in fondo a 42 km è divertente?

Sì. E i Marziani sono pronti a dimostrarlo.

Questa volta dovevamo tutti attrezzarci per rendere grande l'evento. L'obbiettivo era correre e camminare in 500, 5 gruppi da 100. Mi do da fare invitando tutti i potenziali podisti che mi vengono in mente, e che non hanno ancora partecipato a una Missione. Uno esce da un infortunio e non se la sente. Uno lavora. Uno giura che sarebbe venuto e cala il pacco (ed è uno che i lettori di Piovonorunners conoscono, ahimé). Due rispondono entusiasti che ci saranno ma non sentono la sveglia. Una ha un attacco intestinale la domenica mattina.

Insomma, come altre volte era successo, ci ritroviamo all'appuntamento io, Carletto e Ruggiero.

Carletto si presenta in jeans e piumino stile omino michelin di colore rosso. Le strade di Milano piangono la sua assenza, ma è meglio non sforzare la caviglia fragile. Carletto, il Van Basten di Piovono Runners, segue il gruppo in bici.

(nella foto: Carletto, in fondo, impegnato nella ola)
Ruggiero arriva alle 8.20. Aveva preso sul serio le parole del post precedente e si era presentato puntuale. Prima da una mano a gonfiare di elio i palloncini di Theodora (o di theodora i palloncini di Elio, non ricordo). Poi aiuta a realizzare le spille nere da indossare in memoria del vigile di Milano ucciso da un SUV. Poi aiuta a distribuire i kit del gruppo giallo. Poi, alla partenza, quando non resta più nessuno, aiuta a controllare la cassa, e a smontare e sistemare i banchetti. Poi quando ritorniamo dalla Missione, un'ora e mezza dopo, lo rivedo. "Ma Ruggi, dove sei stato?!?" "Eh, c'era da dare una mano". E' un mito Ruggiero.

(nella foto: Ruggiero presidia il banchetto dei gialli)
Io mi presento alle 8.40. Lo so, avevo scritto tra le 8 e le 8.30. E' che la bambina mi aveva vomitato in macchina. O le locuste. Insomma, mi dovevo preparare per bene.

(nella foto: occhiali, cappello, abbigliamento tecnico, manico di scopa, bandiera.
Credete che si possa sistemare tutto in un attimo?)
E poi è domenica, cribbio. Bisogna fare una colazione decente. E digerirla.

Arrivo alle 8.40 e sono tutti al lavoro come api. Mi cooptano subito nel gruppo dei gialli (c'erano cinque gruppi, ma quello dei gialli era decisamente il più figo) e do una mano anch'io a preparare le spille nere.

(nella foto: Marziani al lavoro)
Chi stava a Milano quel giorno forse ricorderà il freddo che c'era in città. Fucking frozen è l'espressione giusta per definirlo. Me la insegnarono in Irlanda tempo fa e non ho ancora trovato niente di più adatto.

Finite le spille devo trovare un'attività movimentata, che sennò mi iberno. "C'è da distribuire i kit della squadra gialla" (maglietta rossa di Theodora, braccialetto giallo, tre fiori). "Eccomi!" Rispondo.

Il compito è semplice: bisogna consegnare ai Marziani che arrivano il kit imbustato. Il Marziano che accetta il kit farà parte della squadra gialla. Un'attività tranquilla, sembrerebbe. Ma qui stiamo parlando di podisti. Tapascioni, amiconi ye ye, ma sempre podisti. Abbiamo le gare nel sangue. Ipercompetitivi siamo.

I cinque gruppi sguinzagliano ciascuno due/tre procacciatori di adepti. La sfida è aperta e forse si eccede nell'agonismo, come testimonia uno dei cooptati nei gialli.
"Appena sbuchiamo dalla metro di fianco alla Cattedrale gotica milanese veniamo “assaliti” da due marziani che ci reclutano di “forza” nel gruppo del 5 giallo!"
Qui il resto del racconto.

Non capisco di che si lamenta: 1) non l'ho neanche minacciato; 2) è finito nel gruppo più figo. Mah.

Finito il reclutamento sono già le 10.30 e ci tocca partire. Giriamo per il centro di Milano, realizziamo flashmob, corriamo, ci divertiamo.

4 fucsia (blah)
5 giallo (si vede che è il più figo)
L'altro 5, quello rosso (banale)
0 grigio (che tristezza)
2 azzurro (pff)
45502
il numero al quale mandare un sms per sostenere la Fondazione Theodora


N come Nicolò Savarino, il Vigile ucciso in Bovisa
- i Vigili Urbani sono nostri grandi amici
(dal manifesto dei Podisti da Marte)
Immaginate 500 persone che corrono libere per Milano. Vestite di rosso. Corrono per beneficenza, per cambiare l'attitudine dei milanesi nei confronti dei podisti. Corrono per divertirsi.

Immaginate di essere una di queste 500 persone. Voi come vi comportereste?







(Qui i link per leggere tutti i racconti e vedere tutte le foto.)

Ecco, dopo avere dormito 5 ore ed essersi svegliati alle 6.30 perché non si può rinunciare alla colazione della domenica. Ma neanche alla Missione!
Dopo avere utilizzato un manico di scopa a mo' di asta per la bandiera.
Dopo avere pinzato 150 spillette nere al freddo e al gelo.
Dopo avere costretto un povero padre di famiglia a iscriversi al gruppo dei gialli (me ne sarà eternamente grato).
Dopo avere folleggiato per 7 chilometri per le strade di Milano.
Dopo avere preso parte alla raccolta di 3.105,50 euro per la Fondazione Theodora.
Dopo avere inviato un sms al 45505 (c'è tempo fino al 29 gennaio).

Adesso che cosa faccio?

Semplice: corro. Mi alleno. Preparo la Maratona di Milano.

Resoconto 3° settimana 16.1.12 - 22.1.12
Programma 4° settimana 23.1.12 - 29.1.12
C'è qualcuno che vuole aiutarmi a farlo?