venerdì 22 aprile 2011

Primi avvistamenti!

Da una località segreta a prova di satelliti spia, le prime indiscrezioni sulla sorte toccata a Nizza.


La caccia all’uomo è iniziata.
Dopo l’appello lanciato da Piovono Runners per avere notizie su uno di loro che pare essere scomparso nel nulla, molte persone si stanno e si sono mobilizzate alla sua ricerca.

Gli avvistamenti iniziano a moltiplicarsi e con essi anche i mitomani.
C’è chi dice di averlo visto, in tenuta da runner, in un angolo buio di un Autogrill intento a sbranare 7 camogli e 12 rustichelle.
Chi afferma di essere certo di averlo avvistato, in una notte di luna piena, aggirarsi nel Parco Nazionale della Sila assieme a un branco di lupi.
Una signora anziana di 82 anni dopo aver visto gli identikit, ha riconosciuto in lui quel ragazzo con cui ha discusso amabilmente di corsa e putrelle, mentre era imbarcata su una nave diretta verso il Sudamerica.

Il governo italiano, cercando di alleviare il crescente sentimento di insicurezza dovuto agli sbarchi e volendo ricomporre il gruppo di Piovono Runners, ha creato una task-force che è stata presentata ieri al pubblico.
Qui potete vedere la prima pagina di L’Espresso:


  
Per ora tutti questi avvistamenti si stanno rilevando come un depistaggio ad opera dello stesso Nizza, il quale inspiegabilmente si è ritirato in una sua bolla riflessiva.

Tutto questo clamore inaspettato per la sua latitanza deve averlo in qualche modo scosso, perché oggi, tramite il sito Wikileaks, ci sono giunte queste immagini:




Evidentemente ci sfida e al tempo stesso ci vuole depistare nuovamente.
Noi sappiamo che l’autostrada Milano-Varese è un indizio certo da cui partire con le ricerche, però ci lascia anche aperte altre due opzioni. La Svizzera o Malpensa da cui potrebbe aver potuto prendere un aereo per qualsiasi destinazioni.

In perfetto stile Arsenio Lupin, si capisce che il guanto di sfida per la sua cattura è stato da lui accettato e ce lo dimostra con ques’ultima foto in cui ci saluta e ci rimanda a nuovi aggiornamenti.




giovedì 21 aprile 2011

Il desaparecido - Appello a tutti i lettori

Cerchiamo un ragazzo alto circa un 1 metro e 75 centimetri, corporatura media, occhi verdi, pelato.
Ecco un recente e accurato identikit, elaborato sulla base della testimonianza di un benzinaio della Milano-Varese che sostiene di averlo incontrato qualche giorno fa:

Questa invece è un'altra descrizione che gli inquirenti ritengono attendibile. Arriva da un viados colombiano, che ha dichiarato di aver incontrato più volte lo scomparso mentre correva sulla Montagnetta di S.Siro:


Era uno di noi, un Piovono Runners.
All'anagrafe pare risulti come Matteo.
Se lo incontrate però chiamatelo Nizza, altrimenti non risponde.
Ma se gli accarezzate la nuca, fa anche le fusa.

E' scomparso da queste pagine ormai da quasi due settimane e noi iniziamo ad essere preoccupati.
Se lo avvistate, avvicinatelo con calma e offritegli una sigaretta e una ciotola di Negroni. Serve per conquistare la sua fiducia. Poi solo a questo punto, mentre beve, accarezzategli la nuca.

Per chi ce lo restituisse abbiamo previsto una ricompensa, a vostra scelta:

  • L'indispensabile compendio " Il diritto amministrativo spiegato ai bambini da Carlo Soncini", davvero avvincente e ricco di illustrazioni, in 16 volumi.
oppure
  • "Cristiano, cuore in mano", un cd con 12 struggenti cover cantate da me. Da Franco Battiato alle Scissor Sisters, da Marco Masini ai Crash Test Dummies, un emozionante viaggio attraverso le melodie che ci hanno fatto piangere ed innamorare.
Abbiamo anche ottenuto il supporto di un celebre personaggio, che ha lanciato per noi un accorato appello in tv, per ritrovare Nizza e riconsegnarlo ai suoi compagni Piovono Runners:

Vi ringraziamo per l'aiuto, ci manca molto.

mercoledì 20 aprile 2011

Come Giulio Verne

Tante volte mi è stato detto che una volta il mondo lo si girava da fermi, anzi, ancora meglio, comodamente seduti in poltrona.
Non c'erano aerei, i treni andavano a carbonella, i piroscafi cozzavano con gli iceberg, i cacciatori di teste non lavoravano per le multinazionali e allora, per scoprire le meraviglie del mondo, si leggeva un bel libro. E si arrivava a sapere tutto, sin nei minimi dettagli, di ciò che mai si era visto, né sperimentato, ma solo immaginato, o a voler essere gentili, studiato.
Grazie alla tivù questa specie di uomini dell'esperienza virtuale è sopravvissuta sino ai giorni nostri e si è evoluta, specializzandosi in diverse discipline.
Una delle discipline più praticata è quella dello sportivo in poltrona, cui, modestamente, appartengo da anni.
Non traggano in inganno le foto che mi ritraggono durante le corse, si tratta di rarissime eccezioni alla regola della poltrona.
Nel corso degli anni sono stato Biatleta, Pilota (sia di F1 che di Moto), Fondista, Millesiepista, Saltatore in Alto, e via dicendo. Durante quelle pantagrueliche scorpacciate di sport che sono le Olimpiadi, ho imparato a evitare le piaghe da decubito con spostamenti strategici calcolati al centesimo di secondo. So tutto del Curling, del Tiro dalla Fossa, distinguo un salto Toe-loop da un Axel.
E stasera, finalmente, dopo mesi di corsa, di freddo, di sudore, di dolori fisici, tornerò alla mia disciplina sportiva preferita. L'allenatore nel pallone.
Coppa del Re, Birra alla Spina, Amici e, soprattutto, Stinco e Patate. 

E la corsa?
La corsa c'è ancora, ovviamente. Ma per oggi può aspettare.

martedì 19 aprile 2011

A come..

A come alba, quella 5.30 che ci è rimasta negli occhi come una delle esperienze di running più belle e stranianti nella nostra ancora giovane vita da Piovono Runners

A come amici, quelli che abbiamo trovato a sostenerci sulle strade della Maratona di Milano, quelli che ci supportano seguendoci sul blog con una costanza che supera ogni nostra più rosea aspettativa, quelli che hanno corso con noi la 5.30 lasciandosi contagiare dal nostro virus podistico, quelli che sono accorsi all'aperitivo per la Fondazione P.U.P.I. permettendoci di devolvere una cifra importante in beneficenza

A come allergia, quella che mi sta stroncando in questi giorni, riducendo il mio fiato allo sbuffo di una gomma bucata e limitando i miei sforzi per continuare a correre con una certa costanza

A come allenamento, nonostante l'allergia. A-nsimo, a-ffannato ma non mollo, perché ho passato La Crisi durante il periodo di allenamento per la Maratona di Roma e quindi non saranno quattro pollini e due acari a fermarmi.

A come avvisato, e quindi mezzo salvato: dopo un mese che ha visto in sequenza Maratona di Roma, Stramilano, Staffetta alla Maratona di Milano e Run 5.30, la Bionda mi ha correttamente informato che magari sarebbe stato meglio meglio se per un po' non le avessi più intasato tutti i weekend con un evento podistico. Non ha tutti i torti: al quarto weekend di file in cui lei mi portasse da Zara inizierei ad avere dei problemi di sopportazione anch'io. Considerato che è la mia prima tifosa, nonché firestarter  della mia passione per la corsa, glielo devo. Per un mese i miei weekend saranno de-garizzati. Poi...

...poi A come Asti. Asti presenta una congiunzione astrale irresistibile. E' una Mezza Maratona piccola (l'anno scorso circa 400 atleti) ma curata nei minimi dettagli: percorso misto urbano/country, pochissimo traffico, maglietta tecnica Asics in regalo di ottima fattura (che non vedi nemmeno ine venti molto più prestigiosi), pacco gara che non contiene integratori, ma una mignon di spumante (basterebbe questo per far capire l'evento), rinfresco finale che include anche integratori, ma soprattutto focaccia, salame, crostata insomma, roba vera che è esaltante trovare dopo 21 km di corsa. E poi è a due passi da casa mia in campagna, in quel Monferrato che permette di incastonare la gara all'interno di un weekend enogastronomico con i fiocchi, in compagnia degli amici.
Come dirle di no? Impossibile, infatti noi ci saremo.

A come all'attacco, Piovono Runners.